E’ la più tipica e autoctona espressione della grappa, il clinto è vicentino come Palladio e la Distilleria Schiavo é bissarese come i conti che danno il nome a questo paese, i Conti Bissari. Si può scommettere che nei primi anni del novecento i nostri avi bevevano grappa e vino di clinto, perchè non poteva esistere che questo vitigno per le caratteristiche difficili di questa nostra terra che rendeva difficile la coltivazione in salute di altre qualità di uva.

È noto che agli inizi del secolo scorso i nostri avi bevevano vino Clinto e la sua Grappa.
Il vitigno era assai diffuso nelle campagne vicentine perchè particolarmente favorito dalla natura dei terreni argillosi. Il Clinto (o Clintòn), cioè un Ibrido Produttore Diretto, creato dall’incrocio di Viti Americane e importato proprio dagli Stati Uniti , soppiantò rapidamente la Vitis Vinifera Europea perchè era l’unico a non aver bisogno di trattamenti e cure particolari. Inoltre era l’unico a resistere agli attacchi dei parassiti tra cui la Fillossera e la Peronospera che a fine Ottocento avevano infestato le campagne del Vecchio Continente, distruggendo migliaia di ettari di viti.
Visto che era un Ibrido, allo scopo di recuperare le Viti Europee che si erano salvate dalle malattie, con una legge del 1931 si vietarono la coltivazione della vite americana e la vinificazione a scopo commerciale di questo prodotto, facendo progressivamente declinare la fortuna di questo vino che, con alterne vicende legislative tutt’ora in evoluzione, rimane oggi un prodotto di nicchia e una rarità di pochi appassionati produttori.

La Distilleria Schiavo con la Vera di Clinto perpetua e conserva ancora oggi un’antica tradizione risalente ai suoi avi che a fine Ottocento iniziarono la distillazione delle vinacce “di Clinto” della zona.

Selezionate con cura tra le migliori e lavorate ancora con metodi artigianali, queste vinacce regalano una grappa dal carattere forte e inconfondibile. Il sapore è asciutto e leggermente acido e “l’abito” con cui si presenta, il nero, è quello delle grandi occasioni.